Il credito fiscale derivante dai lavori dell’ecobonus e del sismabonus possono essere ceduti anche alle banche o istituti finanziari. Ecco come:
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Ecobonus e sismabonus 2020 al 110%: tutto ciò che c’è da sapere
L’ecobonus e il sismabonus al 110% sono tra le misure più attese del Decreto Rilancio. Come annunciato dallo stesso Premier Conte, queste due misure permetteranno di ristrutturare casa gratis, consentendo di migliorarne l’efficienza energetica e renderla a prova di terremoto. Come dice anche il nome, infatti, chi deciderà di effettuare lavori sulla propria abitazione otterrà un credito fiscale equivalente al 110% della cifra pagata.
Quello che pochi sanno, però, è che ci sono tre diverse modalità per utilizzare il credito fiscale derivanti dai lavori dell’ecobonus e del sismabonus. Il primo è l’utilizzo diretto dello stesso contribuente, che può dividere il bonus fiscale in cinque rate annuali di pari importo da utilizzare in compensazione per la dichiarazione dei redditi. In alternativa, il bonus può essere ceduto all’impresa che effettua i lavori (il cosiddetto sconto in fattura), che a sua volta potrà utilizzarlo in compensazione o cederlo ai fornitori. La terza e ultima strada percorribile, la meno conosciuta, prevede la cessione del bonus al 110% alla banca o altri intermediari finanziari.
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Bonus 110% alla banca, cosa dice il decreto.
Come detto, pochi contribuenti sono a conoscenza di questa possibilità, introdotta nella versione finale del Decreto Rilancio e passata quasi del tutto inosservata. Vediamo come funziona e chi può usufruirne. L’articolo 121 del Decreto Legge 34 del 16 maggio 2020 prevede che, in caso di lavori di recupero del patrimonio immobiliare o di efficientamento energetico, possono optare “per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facolta’ di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari”.
Il dettato legislativo, dunque, prevede che i contribuenti possano ristrutturare casa gratis anche nel caso in cui l’impresa edile o l’azienda cui ci si rivolge non possa eseguire i lavori senza essere pagata (ossia, non accetta lo sconto in fattura). Si potrà infatti cedere il credito a una banca, o altro intermediario finanziario . Non vengono però date indicazioni pratiche su come questo possa accadere.
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Come cedere il bonus 110% alla banca
Per sapere come sarà possibile dare il credito d’imposta derivante dall’ecobonus o dal sismabonus alle banche sarà necessario attendere una circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate o di un decreto attuativo ministeriale. Il decreto, o la circolare, dovranno arrivare entro il 19 giugno 2020 e, dunque, non si dovrà aspettare ancora molto. Possibile ipotizzare, però, che il contribuente anticipi di tasca propria i costi dei lavori, per poi ottenere immediatamente il rimborso da parte della banca.
Va comunque sottolineato il fatto che le banche (così come l’impresa) non hanno nessun obbligo ad accettare la cessione del credito. Sarà necessario, dunque, contrattare con l’istituto di credito di propria fiducia, nella speranza che lo accetti. Altrimenti, si dovrà continuare a cercare sino a trovarne uno disponibile.
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