Benvenuto caro lettore nel sito dello Studio Tecnico Pratiche Roma, in questo articolo vorrei trattare l’argomento incentrato sulla tettoia in legno a Roma, permessi, autorizzazioni e iter amministrativo.
La tettoia in legno può svolgere diverse funzioni sicuramente di copertura dagli agenti atmosferici del sottostante spazio aperto, spesso per proteggere luoghi dedicati al relax o semplicemente il ricovero di oggetti e veicoli. E’ chiaramente un elemento edilizio che spesso consiste in una superficie impermeabile di copertura in genere sostenuta da pilastri equidistanti tra di loro e priva di tamponature. Questa conformazione ad un occhio non esperto la fa apparire come una opera di modesta entità per lo più sottovalutata e assimilata ad un opera riconducibile in edilizia libera.
Malgrado le aspettative essendo un manufatto di costruzione a tutti gli effetti, in linea generale per la realizzazione della tettoia è necessario ottenere i preventivi permessi autorizzativi e non parliamo di CILA ma di SCIA ordinaria, SCIA in alternativa o PDC permesso di costruire. Chiaramente bisogna preventivamente analizzare i strumenti urbanistici comunali che potrebbero aver regolamentato maggiormente la costruzione della tettoia.
Indice
Definizione generale di tettoia
La definizione di tettoia è inserita nel Regolamento Edilizio Tipo nazionale Allegato A, voce n. 41: Tettoia
“Elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali”. Secondo la definizione generale, la tettoia è un manufatto caratterizzato da una certa autonomia d’utilizzo e strutturale, che la rende collocabile a distanza da altri edifici circostanti, cioè isolata; in aderenza ad un altro fabbricato, probabilmente quello principale di cui è pertinenza. In quest’ultimo caso non bisogna scambiare la tettoia aderente con il portico.
Differenza tra tettoia e portico o porticato
La differenza tra tettoia e portico è caratterizzata dalla composizione strutturale mentre la tettoia ha una propria autonomia strutturale e discontinuità dall’edificio adiacente, il portico o porticato è facente parte della stessa struttura del fabbricato e mantiene una continuità costruttiva con esso.
Differenza tra tettoia e pergola o pergolato
il “pergolato” ha una funzione meramente ornamentale, è realizzato in una struttura leggera in legno o in altro materiale di minimo peso, deve essere facilmente amovibile in quanto privo di fondamenta, e fungere da sostegno per piante rampicanti, attraverso le quali realizzare riparo e ombreggiatura di superfici di modeste dimensioni; una struttura di tale tipologia, in quanto aperta da tutti i lati, non infissa al suolo stabilmente, facilmente amovibile e sormontata da un telo retraibile, non costituisce nuova costruzione e come tale non è soggetta al rilascio di permesso di costruire, trattandosi di un’opera inidonea ad alterare l’assetto urbanistico edilizio esistente, essendo meramente finalizzata a soddisfare esigenze temporanee e stagionali a servizio dell’immobile principale (cfr. TAR Lombardia, Brescia, sez. II, 2.07.2018, n. 646; T.A.R. Calabria, Catanzaro, sez. II, 04/02/2019, n.193);
Diversamente la realizzazione di un “pergolato” mediante una solida struttura in legno di dimensioni non trascurabili, che faccia desumere una permanenza prolungata nel tempo del manufatto e delle utilità che esso è destinato ad arrecare, comportando una trasformazione edilizia del territorio, deve essere qualificata come un intervento di nuova costruzione, che necessita di permesso di costruire; nel caso di specie si tratta di un manufatto di dimensioni non trascurabili, costituito da pilastri in legno stabilmente infissi al ruolo mediante bulloni in acciaio e munita di una copertura stabile non retrattile, non rilevando, ai fini edilizi che qui rilevano, l’idoneità o meno di tale copertura ad assicurare l’impermeabilità agli agenti atmosferici.
Coprire un pergolato, lo equivale a una tettoia o un portico?
Quando un pergolato viene coperto nella parte superiore (anche per una sola porzione) con una struttura non facilmente amovibile, è assoggettato alle regole dettate per la realizzazione delle tettoie (Cons. Stato, sez. IV, 22/08/2018, n. 5008; id. n. 306/2017). In sostanza, come giustamente rilevato dall’amministrazione comunale nella motivazione dell’atto impugnato, non si tratta di un mero “pergolato” con funzione ornamentale e facilmente amovibile dal suolo, bensì di un “porticato” costituito da una struttura pesante di dimensioni non trascurabili, munita di copertura stabile, stabilmente ancorata al suolo e destinata a soddisfare esigenze non meramente transitorie della proprietà, come tale necessitante di permesso di costruire in quanto qualificabile come “nuova costruzione” idonea ad alterare in modo permanente l’assetto del territorio.
Tettoia in legno a Roma, quando sono necessari i permessi?
Come chiarito da una sentenza del Consiglio di Stato (Sez. V, n. 6193 del 7 novembre 2005) non necessita di alcun tipo di permesso una struttura facilmente removibile, in legno, che non sia fissa (per utilizzare un tecnicismo tanto caro agli addetti al mestiere) né al pavimento, né alla parete.
Sono invece necessari i permessi per realizzare una tettoia in legno con struttura non amovibile di dimensioni inferiori o superiori al 20%.
Insomma, se l’obiettivo è quello di acquistare una tettoia in legno, aperta su tre lati, il cui scopo sia quello di offrire riparo dal sole e dalla pioggia, non servirà chiedere alcun tipo di concessione; al contrario, se la struttura in legno viene fissata al terreno con opere edilizie, per esempio con un basamento in cemento, diventando dunque non asportabile, comportando un aumento di volumetria dell’edificio (immaginiamo per esempio che venga completamente chiusa con delle vetrate) e alterando in maniera significativa il territorio, allora bisognerà chiedere i necessari permessi presso l’ufficio tecnico del Comune di residenza.
Quanto alle imprese, invece, in genere sono le stesse che si occupano di realizzare
Riassumendo, chi ha intenzione di realizzare una tettoia in legno, deve valutare tre aspetti fondamentali:
- la dimensione
- I distacchi dagli edifici circostanti
- il tipo di ancoraggio al suolo o all’edificio principale
Tettoie: tutti i riferimenti urbanistici
I riferimenti sono contenuti nel Testo Unico Edilizia (dpr 380/2001) agli artt. 3, 10 e 22. La tettoia è l’elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione di spazi pertinenziali. Casi specifici:
- la tettoia aperta sui lati, con copertura che poggia su pilastri, priva di una propria autonomia funzionale economica e sociale e di dimensioni ridotte (NON superiore al 20% del volume dell’unità principale) è da ritenersi sottratta al regime del permesso di costruire/SCIA in alternativa e SCIA normale, potrebbe essere che alcuni comuni italiani regolamentano la tettoia quando è di lieve entità anche con una CILA;
- le tettoie aperte su tre lati non comportano la realizzazione di nuova volumetria e costituiscono opere di carattere accessorio, riconducibili al “concetto di pertinenza” e soggette a mera autorizzazione;
- costituisce invece una nuova costruzione NON pertinenziale la TETTOIA la cui volumetria (vuoto per pieno) è SUPERIORE al 20% dell’unità principale.
La tettoia anche detta carport: perché sono indispensabili
Le tettoie in legno, in genere molto pratiche da installare, sono diffuse in tutto il mondo ma in alcune province d’Italia risultano assolutamente indispensabili.
Esse infatti sono molto richieste nelle settore delle ristrutturazioni a Roma, pensiamo ad esempio al rientro a casa con le buste della spesa, i figli o il cane sotto un temporale. Una circostanza quest’ultima statisticamente frequente.
In mancanza di un garage, inoltre, una tettoia in legno diventa indispensabile anche per proteggere l’auto dai raggi solari, pensiamo di entrare nell’auto a mezzogiorno d’estate quando la colonnina di mercurio schizza all’insù. Ecco perché la Tettoia in legno a Roma è una soluzione strutturale molto richiesta.
Tettoie in legno prezzi
Il bello delle tettoie in legno è che sono facili da montare ma anche estremamente economiche.
I prezzi, in genere, variano dai 300 euro per modelli basici con copertura in policarbonato, ai 2.800 euro per pergolati in legno con veneziane mobili di grande impatto estetico con la funzione non solo di proteggere più di una vettura ma anche di offrire la giusta ombra a un salottino o a un tavolo esterno.
I prezzi medi delle tettoie in legno
Ecco una tabella-guida che potrebbe aiutarti a stabilire un budget.
Modelli | Dimensioni (m) | Prezzo |
---|---|---|
Tettoia in abete più copertura per un’auto | 3×2,5 | 2.000 euro |
Tettoia in legno più copertura per due auto | 6×3 | 3.700 euro |
Tettoia con tetto piatto 1,5×1,5 metri e vasca in acciaio zincato | 1,5×1,5 | 2.700 euro |
Pergola con veneziane mobili 2,40 x 3,60 metri | 2,40×3,60 | 2.471 euro |
Tettoia piatta singola con veneziana 4×4 metri | 4×4 | 2.500 euro |
Pergolato a quattro spioventi | 2×2 | 1.800 euro |
Legnaie e tettoie per barbecue | 2×1 | 400 euro |
Tettoia in pino 2×2 metri con copertura in policarbonato | 2×2 | 300 euro |
Altri modelli più economici
In alternativa si può optare per un più economico modello in un altro materiale, come l’alluminio e il policarbonato, e in questo caso si scende con prezzi inferiori ai mille euro.
Si tratta, naturalmente, di una scelta da fare in base al progetto di ristrutturazione degli esterni della propria abitazione ma parliamo sicuramente di un impatto estetico minore rispetto al legno.
A far variare considerevolmente il prezzo, inoltre, possono essere i cosiddetti accessori, come doghe regolabili, oppure il tipo di copertura.
Andando oltre la struttura portante, infatti, possono essere utilizzati i materiali più disparati per ottenere i giochi d’ombra: teli in pvc e policarbonato sono solo i più comuni.
Come scegliere le tettoie in legno
Alla luce di quanto spiegato fino ad ora, fare la scelta giusta in termini di Tettoia in legno a Roma dipende da una serie lunghissima di variabili.
Diciamo che, se si è arrivati alla decisione di acquistare una copertura all’ultimo minuto, spinti dal disagio di un’eccessiva piovosità o da un non valutato preventivamente irraggiamento del territorio in cui ci si è appena trasferiti, la soluzione ottimale è quella di acquistare una struttura removibile che non richieda permessi.
Affidandosi a un esperto e anteponendo all’acquisto una progettazione, otterrete invece un lavoro più funzionale e sicuramente di grande impatto visivo.
Detto questo, per scegliere la tettoia in legno giusta si tratta solo di valutare il numero di auto da coprire o, in alternativa, la grandezza del tavolo che necessita di un cono d’ombra, il materiale con cui sono realizzati l’edificio principale e l’arredamento del giardino e, naturalmente, il budget disponibile.
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